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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

La concessione italiana a Tianjin

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  Foto storica restaurata: la piazza centrale con la statua della Vittoria e gli edifici d’architettura europea, durante interventi di restauro. La concessione italiana a Tianjin: storia di un frammento d’Italia in Cina Introduzione All’inizio del Novecento, in piena epoca coloniale, l’Italia si trovò a competere con le grandi potenze europee per ritagliarsi un ruolo nel mondo. Dopo la guerra dell’oppio e la ribellione dei Boxer, anche la Cina divenne teatro di interessi e ambizioni imperiali. In quel contesto nacque la concessione italiana a Tianjin, una piccola enclave che dal 1901 al 1947 rappresentò un angolo d’Italia sulle rive del fiume Hai. La sua storia, oggi poco conosciuta, rivela molto della politica estera italiana, del clima internazionale dell’epoca e della memoria coloniale che sopravvive ancora nei paesaggi urbani della moderna Tianjin. 1. Le origini della concessione La concessione italiana a Tianjin fu ottenuta nel 1901, al termine della repressione della ...

La rete diplomatica dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan

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Dopo il ritorno al potere dei Talebani nell’agosto 2021, la rete diplomatica afghana si è divisa fra missioni controllate dal nuovo Emirato islamico e sedi rimaste fedeli all’ex Repubblica. Dal 2024 i Talebani hanno assunto il controllo diretto di oltre 40 ambasciate e consolati, con accrediti ufficiali in vari Paesi regionali; la Cina (dicembre 2023) e gli Emirati Arabi Uniti (agosto 2024) hanno accettato ambasciatori nominati da Kabul, mentre la Russia (luglio 2025) è stata il primo Stato a riconoscerne formalmente il governo. Altri Paesi (Pakistan, Iran, Turchia, Stati dell’Asia Centrale) intrattengono rapporti di fatto, pur non avendo ancora riconosciuto il nuovo governo. A  oggi, 31 agosto 2025, il quadro che segue descrive  rete diplomatica dell’Afghanistan sotto il governo dei Talebani (“Emirato islamico”), l’andamento e il finanziamento delle sedi rimaste fedeli al vecchio governo repubblicano e la situazione del seggio ONU a New York. 1) Chi controlla oggi le sedi dip...

“Trump vuole silenziare la Palestina. L’ONU resterà a guardare?

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  Trump nega i visti ai palestinesi: un affronto all’ONU e al diritto internazionale La decisione dell’amministrazione Trump di negare i visti ai rappresentanti dell’OLP e dell’Autorità Nazionale Palestinese per la prossima Assemblea Generale dell’ONU non è solo un atto ostile contro il popolo palestinese: è un vero e proprio schiaffo all’ONU e al diritto internazionale. Gli Stati Uniti, in quanto Paese ospitante, hanno firmato nel 1947 un accordo che li obbliga a garantire l’accesso a tutte le delegazioni. Non si tratta di una concessione di cortesia, ma di un impegno giuridico preciso. Calpestare quell’accordo significa minare le fondamenta stesse del multilateralismo, trasformando l’ONU in uno strumento subordinato alla politica estera americana. L’ONU deve reagire «Gli Stati Uniti hanno l’obbligo legale di permettere a tutti i rappresentanti di partecipare ai lavori dell’ONU. Non farlo significa violare la Carta delle Nazioni Unite stessa», ha ricordato un diplomatico euro...

Ibn Sina, un ponte tra le civiltà e ispiratore degli studiosi occidentali

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      Di Humaira Ahad All'età di  10 anni, Abu Ali al-Husayn ibn Abd-Allah ibn Hassan ibn Ali ibn  Sina, noto in Occidente come Avicenna, aveva imparato a memoria  il Sacro Corano e padroneggiato la letteratura araba. A  18 anni  era già un maestro di ogni scienza conosciuta al suo tempo  : legge islamica, astronomia, medicina, matematica e filosofia. Quando il sultano samanide Nuh ibn Mansur si ammalò gravemente, i medici di corte non riuscirono a diagnosticare la malattia. Fu Ibn Sina, un giovane studioso, a identificarne la causa e a curare con successo il sultano. Quel momento segnò l'inizio di una vita trascorsa a scrivere, viaggiare e collegare mondi diversi grazie alla sua vasta e ineguagliabile conoscenza. Ricordato come  "al-Shaykh al-Ra'is" (il principe tra gli studiosi)  ,  la sua vita fu tanto drammatica quanto il suo intelletto. Ricoprì la carica di visir (primo ministro), subì la prigionia e viaggiò molto in tutto...

Il digiuno nelle religioni e nelle tradizioni: comparazione ed evoluzione storica

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  Digiuno nelle religioni e nelle tradizioni: confronto ed evoluzione storica Il digiuno, inteso come astensione volontaria e temporanea dal cibo, dalle bevande o da altre forme di piacere corporeo, è una pratica universale che attraversa culture, religioni e filosofie di vita. Nonostante le differenze di modalità, durata e significato, il digiuno si configura come uno strumento di disciplina personale, di purificazione, di espiazione o di elevazione spirituale. Esso non è confinato a una singola tradizione, ma ha radici comuni nell’idea che l’autolimitazione possa condurre a una dimensione superiore, sia essa religiosa, morale o esistenziale. Nella tradizione ebraica il digiuno è profondamente legato alla penitenza, alla memoria e alla purificazione. Il giorno più significativo è Yom Kippur, il “Giorno dell’Espiazione”, durante il quale gli ebrei osservanti si astengono per circa 25 ore non solo dal cibo e dall’acqua, ma anche da altre attività materiali, concentrandosi sulla...